Messico Seafood

Ministério da Agricultura e Pecuária

L’ecosistema del Golfo del Messico si estende dalla penisola dello Yucatan allo stretto della Florida. La pesca commerciale nel Golfo contribuisce con milioni di dollari all’economia di questo ecosistema. I suoi fondali marini producono anche più della metà della fornitura interna statunitense di petrolio e gas naturale. Gestire con successo la pesca marina nell’oceano affollato di oggi richiede la comprensione dell’intero ecosistema. 

Nell’ambito di questa premessa abbiamo sviluppato un progetto di sviluppo e di promozione di alcune referenze marittime specialmente catturate nell’areale di Mazatlan.

Che qualora interessati siamo disponibili a fornire gratuitamente per studi e ricerche.

Salvatore Bulgarela

A Prefeitura de São Sebastião, por meio da Secretaria do Meio Ambiente (SEMAM), Departamento de Pesca, Agricultura e Abastecimento e Secretaria de Turismo (SETUR) apoia o projeto ‘Nossa Pesca: conhecer a origem para valorizar o pescado artesanal’.

O projeto é desenvolvido pelo Instituto de Estudos e Empreendedorismo Socioambiental (IESA), em parceria com a Paiche Consultoria e Treinamento e conta também, com o apoio do Instituto de Pesca e APA Marinha Litoral Norte.

O objetivo é gerar incentivos e valorização de mercado para pescadores e pescadoras artesanais que desenvolvem suas atividades de forma transparente e sustentável, através de ferramentas de rastreabilidade, como a instalação de uma câmera na embarcação para registro da pescaria e a utilização de um aplicativo (App).

Na primeira fase do projeto piloto estão previstos cinco pescadores artesanais do Litoral Norte. Três deles estão em São Sebastião na Costa Sul e utilizam, principalmente, o cerco flutuante, considerada uma arte de pesca sustentável.

Os restaurantes participantes poderão comprar o pescado e terão informações de origem – em que região foi pescado, por quem e quando, além de um pequeno vídeo do momento da pesca. Assim, escaneando um QR Code, os clientes podem acessar todas essas informações ao pedir o prato no restaurante.

O primeiro pescador a aderir e instalar a tecnologia foi Márcio Silvestre da Praia Toque-Toque-Pequeno. Trata-se da primeira embarcação de pesca artesanal a adotar esta tecnologia no Brasil.

A tecnologia foi desenvolvida pela empresa Shellcatch e é utilizada em diversos países como Chile, México, Estados Unidos, Tailândia, Peru, Equador, Belize, Turquia, Costa Rica, Paquistão e Noruega, em iniciativas públicas, privadas e realizadas por organizações do terceiro setor.

Já aderiram ao projeto os pescadores do rancho de Maresias, Jhonatan, Nunes e Rafael, e o pescador Valmir (Cabelo), que estão em fase de instalação das câmeras nas embarcações. Os restaurantes participantes são Pimenta de Cheiro, Taioba, Restaurante Toque Toque do Mar e Terral.

Assim que a coordenadora do projeto, Helena Gonçalves procurou o Departamento de Pesca da Prefeitura de São Sebastião, encontrou total apoio e incentivo ao projeto. “É uma valorização da pesca artesanal. Exatamente o que o turista busca ao vir para o Litoral Norte. Comer peixe da época, fresco e pescado no município”, afirmou Simone Monteiro, diretora do Departamento de Pesca, Agricultura e Abastecimento da Secretaria do Meio Ambiente, Prefeitura de São Sebastião.

Libia Progetto Turistico

Per incarico di Aisha Gaddafi Foundation, abbiamo realizzato un progetto per lo sviluppo di medio e lungo periodo sui cluster marini più interessanti quali. Qooms , Ras bayad, Lamlaka Beach, Wadi Saleem. SALVATORE BULGARELLA

Il progetto avviato nel 2009 prevedeva:

  • la individuazione delle destinazioni più interessanti
  • Le strategia per promuovere la domanda turistica occidentale,
  • le strategie adeguate per coinvolgere i tour operators internazionali

Per avviare in tempi brevi il progetto, fra l’altro si è deciso di cedere in concessione gratuita per anni venti, alcune siti già attrezzati dentro le destinazione definite ad importanti gruppi alberghieri internazionali. Fra cui  Tui Group Travel, Marriot International ed Accor Group che hanno aderito alla iniziativa avviando l’inizio dei lavori nei lotti assegnati.

Il progetto fra le altre cose prevedeva aree “franche” dal punto di vista religioso, come risultato di una attività pressante della fondazione verso le comunità religiose locali.

Una particolare priorità è stata data al turismo esperienziale, prevedendo collegamenti con l’entroterra berbero e con i siti archerologici libici.

Inoltre per agevolare i gruppi turistici si è previsto di rendere disponibile il visto elettronico per la Libia per 78 Paesi. Con la digitalizzazione del sistema di visti, non solo si evita la congestione negli aeroporti, ma la possibilità per i viaggiatori dirichiedere il visto online prima della partenza, invece che dopo l’arrivo all’aeroporto.

Qui di seguito riportiamo alcuni momenti della ricognizione dei luoghi operata con tecnici italiani e con la presenza del Ministro del turismo libico

Il progetto avviato fino alla definizione dei contratti con i Tour Operators è abortito conseguentemente alla invasione occidentale dei territori libici

Per chi avesse interesse alla visione del progetto integrale lo potete richiedere direttamente a me

@salvobl@gmail.com

Sistema Pesca Italia

IL SISTEMA PESCA ITALIANO

TRA SOSTENIBILITA’, QUALITA’, GLOBALIZZAZIONE

Quali i ruoli rinnovati  per Stato e Regioni ? Quali opportunità competitive per le imprese ?

  1. LO SCENARIO
  1. Sostenibilità

                               Uso Sostenibile  Delle Risorse

Politica comunitaria

Acquacoltura

Ricerca – Divulgazione – Educazione Ambientale

  1. Qualità

Sanità – Certificazione – Qualità

  1. Globalizzazione

La telematica quale risorsa di sviluppo per le piccole e medie imprese

I Marchi Commerciali Collettivi  come strumento di ottimizzazione del    comparto

                                               La trasformazione dei prodotti ittici: nuove ipotesi di comparto

                                                 Le  O.P.

                                                La distribuzione

  • GLI ATTORI
  • Lo Stato e le Regioni

Il quadro istituzionale e normativo di riferimento

Decentramento

            Semplificazione

Il VI Piano triennale

Il Tavolo Verde e la programmazione negoziata

  • Le Imprese

 Modernizzazione, diversificazione, riconversione

 Fisco – Previdenza – L.250 – L.413

                                                 Il Credito

Formazione

Autogestione – COGEVO

L’Associazione: Politica unitaria

                                Organizzazione

UNA REGIA PARTECIPATIVA PER IL GOVERNO DEL SISTEMA PESCA

  1. LO SCENARIO
  1. Sostenibilità

Uso Sostenibile  Delle Risorse

La problematica della tutela e della razionale gestione dell’ambiente marino è passata solo in anni recenti dal campo, pur limitato, delle elaborazioni tecnico-scientifiche a quello della riflessione politica, della maturazione giuridico-istituzionale e dei modelli organizzativi.

Il concetto di tutela e gestione razionale presuppone, almeno per grandi linee, una valutazione d’insieme di molteplici attività ed interessi che si svolgono in mare.

Il graduale indebolimento dei sistemi e dei meccanismi ecologici è ormai evidente ed è considerato conseguenza necessaria, quanto preoccupante, del sommarsi di una serie d’attività e comportamenti umani ciascuno in sé motivato sotto il profilo economico-sociale.

Dalla Carta mondiale della Natura, adottata il 28 ottobre 1982 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si possono desumere i tratti fondamentali di un corretto equilibrio fra l’esigenza di carattere ecologico di impedire la distruzione o il degrado di un determinato ambiente naturale e l’esigenza di carattere economico di promuovere l’utilizzazione più appropriata delle risorse naturali, comprese evidentemente le risorse ittiche.

Questi due concetti apparentemente in contraddizione l’uno con l’altro, possono in realtà convergere in un unico importante progetto purché le attività di contenuto economico siano condotte in modo “razionale”.

Un’analisi superficiale porterebbe ad individuare come unica responsabile dell’attuale stato degli stock, l’attività di pesca. Ben sappiamo, in realtà, come la pesca sia anche vittima di fattori che negli anni hanno determinato una diminuzione della risorsa quali l’antropizzazione della fascia costiera, l’inquinamento derivante dal traffico marittimo, dagli scarichi dell’industria e dell’attività agricola etc.

Vero è che, comunque, il nostro Paese, già nel febbraio 1982 approvò una legge, la 41/82, che elenca tra le sue finalità “la regolazione dello sforzo di pesca in funzione delle reali ed accertate capacità produttive del mare” prevedendo, al contempo, l’elaborazione di piani periodici, in materia di razionalizzazione e di sviluppo della pesca marittima e, rispettivamente, di difesa del mare e delle coste dall’inquinamento.

L’Italia, in quanto stato membro, è sempre più coinvolta e vincolata dalla legislazione comunitaria, la quale nel definire i parametri della “pesca sostenibile” adotta evidentemente criteri di ordine generale che non tengono conto della peculiarità dei diversi stati.

Emblematica è l’introduzione di una regolamentazione dell’attività di pesca basata su quote (TAC) che garantiscano uno sfruttamento compatibile della risorsa.

Tale iniziativa non solo non ha raggiunto gli scopi prefissati, ma ha determinato da un lato un forzato aumento della tecnologia dei natanti con un notevole incremento dei costi di gestione per le imprese, dall’altro un ulteriore potenziamento della “grande pesca” che, sfruttando accordi internazionali, mediante il semplice cambio di bandiera, utilizzano quote assegnate a paesi extracomunitari a totale danno della pesca locale.

Le quote assegnate ad esempio, ai pescatori italiani relativamente alla risorsa tonno, risultano insufficienti in considerazione della reale struttura produttiva.

I principi conservazionistici e di cautela su cui la Comunità Europea ha basato sinora la Politica Comune della Pesca hanno in realtà determinato normative che, seppur generalmente apprezzabili, risultano di impossibile  applicabilità per alcuni Stati membri.

E’ questo il caso del Regolamento 1626 che, fra l’altro impone taglie minime per alcune specie senza il beneficio di un riscontro scientifico, e fissa il limite massimo dell’altezza del panno delle reti da posta a 4 metri, limite, questo, che nei sistemi di pesca utilizzati nel nostro paese non trova nessuna logica né tantomemo possibilità di attuazione.

I risultati sarebbero sicuramente più apprezzabili intervenendo su fattori selettivi per la capacità di cattura degli attrezzi quali, ad esempio, il rapporto di armamento.

Sarebbe, perciò, particolarmente utile al raggiungimento di un uso sostenibile delle risorse, che l’Italia si ponga con un atteggiamento più propositivo ed attivo, nei confronti delle scelte della Politica Comune della Pesca elaborata a Bruxelles, al fine di tutelare realtà particolari come quelle della piccola pesca.

Ciò, anche in considerazione dell’alta percentuale (80%) rispetto all’intera flotta italiana, dei natanti al di sotto delle 10 tonnellate e che usano sistemi multispecifici derivanti da pratiche di pesca legate alla stagionalità delle risorse attraverso un percorso frutto di secolari tradizioni marinare e di alta professionalità.

Anche il movimento ambientalista che per anni ha individuato nell’attività di pesca la causa principale del depauperamento delle risorse, ha oggi acquisito la reale entità delle responsabilità e riconosciuto il giusto ruolo della pesca professionale attraverso la possibilità di sfruttare strumenti che consentano un’autoregolamentazione dell’attività e quindi una diminuzione dello sforzo di pesca, quali ad esempio i Consorzi di Gestione.

Peraltro gli interessi del movimento ambientalista e quelli dei pescatori professionali possono sicuramente condurre ad azioni unitarie mirate alla difesa delle risorse mantenendo, comunque, il perseguimento degli obiettivi socioeconomici.

Ne è un esempio il pescatursimo che pur diminuendo la pressione di cattura garantisce la redditività d’impresa, permettendo, al contempo, di far conoscere ai più usi e tradizioni culturali.

Anche le Associazioni di Categoria hanno contribuito e contribuiscono all’opera di sensibilizzazione nei confronti della tutela ambientale anche attraverso sanzioni nei confronti delle pratiche illegali.

In ultimo risulta di notevole importanza la costituzione di consorzi di piccola pesca in applicazione del DL 164 (Legge Pinto) al fine di verificare lo strumento di gestione razionale della fascia costiera, zona cruciale per tutte le attività di pesca.

MISIÓN SECTOR PESCA PERU

PRESENTAZIONE PROGETTO STRATEGICO

DELLA FILIERA PESCA PERUVIANA, Analisi Mercato Europeo,

Commessa da Eurochambres, Governo Peruviano, Al Invest

ANALISI MERCATO SEAFOOD EUROPEO SVILUPPATO PER GOVERNO PERUVIANO

MISIÓN DE ASISTENCIA TÉCNICA DEL SECTOR PESCA PERU

Informe

Dott. Salvatore Bulgarella

                                                       Experto en estrategia empresarial 

Contexto Situacional

El sector pesca peruano viene atraversando un favorable momento de crecimiento, subrayado, con un continuo incremento en la exportación. La importancia del sector  merece una gran mención de parte de los organismos gubernativos para mantener y reforzar este curso positivo.

La mision Peru Sector Pesca, hace parte de una programa de desarollo  mas grande focalizado a fortalecer el sector pesca peruano  y a  acelerar un proceso de apertura de las empresas del sector acerca el mercado europeo.

En este contexto, ha sido elegido un experto del sector, para:

  • Brindar información a las empresas sobre las certificaciones de calidad y la tendencias del mercado Europeo
  • Realizar una auditoria, por parte del consultor, a fin de verificar y/o identificar si cumplen o están siguiendo los requisitos necesarios para su entrada al mercado europeo
  • Identificación de los puntos flojos y desarrollo de una plan de acción para que las empresas cumplan con las exigencias del mercado europeo.


Contexto operativo

Coherentemente a esta premisa y al programa realizado por la Camera de Comercio de Lima, l’experto eligido, S. Bulgarella, autor de esta relación, ha cumplido  la mision con las siguientes modalidades.

  1. Taller Inicial

      Partecipando a  un taller inicial con una presentacion dedicada a:

  • Certificaciones y exigencias de calidad de este sector en el mercado Europeo.
  • Tendencias y  comportamiento del mercado europeo
  • Asistencia técnica
  • Auditoria, a cada una de las empresas del sector pesca, previamente seleccionadas por la Cámara de Comercio de Lima
  • Taller de cierre, con las conclusiones y recomendaciones,
  • Seminario Internacional En lima


Consideraciones criticas

Taller Inicial y Final

Al Taller han partecipado un numero  rilevante de empresas medio y pequenas del sector pesca Sendo el perfil de las empresas presentes differente por tamanho y per cultura de empresa,

las presentaciones se han desarollado de manera progressiva, describiendo uno scenario general de los temas y despues de manera siempre mas dirigida a los singulos temas del taller

Este metodo se ha mostrado eficiente en relación a la calidad de la discusión engendrada después de la presentación.

Mi recomendación es integrar este trabajo con otros encuentros más dirigidos para satisfacer totalmente las dudas o las perplejidades en detalle que naturalmente se producen en el auditorio cuando se enfrenta un argumento particularmente nuevo y especializado.

En este sentido sería por supuesto  útil y casi indispensable integrar las acciones generales en detalle con otras especializados en sucesión reuniendo las individuales empresas por coherencia de dimensión y vocación al mercado.

Visitas y auditorias

Las visitas a la empresas selecionadas han conseguido una eficacia evidentemente más relevante e incisiva. La oportunidad de tener disponible un especialista ha engendrado un gran interés totalmente utilizado por las empresas visitadas. El interés de la acción se evidencia con la participación al auditoria de todo el equipo empresarial qué ha utilizado todo el tiempo del auditoria disponible (8-9 horas).

La atención ha sido indudablemente por los temas relativos la calidad pero el interés fundamental y el tiempo mayor ha sido dedicado a los temas relativos al mercado. A los mercados internacionales en general, al mercado europeo en particular.

Las empresas encontradas se distinguieron por dimensión y por propensión al mercado.

Mientras para las empresas las empresas más grandes se caracterizaron para tener principalmente el sector comercial vocato a la venta tradicional,  las empresas de mediana dimensión visitadas tuvieron una mayor curiosidad interés y propensión a desarrollar el área mercadotecnia que ya existió en tales empresas como una pequeña semilla que quiere y pregunta de ser respaldado.

Propensión a la calidad

He hallado en todas las empresas visitadas un elevado y eficiente nivel cualitativo, parecido si no muchas veces más eficaces a cuánto hallado en las empresas europeas. En todas las áreas de proceso. Un nivel elevado de los técnicos jefes al control de calidad, una cultura empresarial difusa revuelta a los sistemas de calidad” “obligatorios”

Sin embargo siendo la acción comercial de las empresas extendida (por todas) cuase solo al primer intermediario comercial (broker, importador) el conocimiento de las certificaciones de

calidades voluntarias fue evidentemente menos difusa como aquel de las certificaciones de calidad ambientales ECOLABEL

Propensión a los mercados

Las empresas visitadas se distinguen por una baja gama de productos y también aquellos más sensibles al mercado no cuentan con una línea de productos ícticos trajes por gama, por función de empleo, por profundidad o por segmento.

Las empresas intervienen el mercado por el primer intermediario comercial; aquellas pocas que extienden la acción comercial a las centrales de compras  lo hacen cuál ejecutorios y no como protagonista Como  ejecutores de un orden comercial.

En tal sentido no tienen alguno conocimiento sensible con respecto de las exigencias de la demanda del consumidor final.

Y por lo tanto no tienen elementos para elaborar alguna estrategia de mercadotecnia, de ningún tipo.

Y cosa más grave de su producción en muchos casos excelentes o en algún caso innovativo no logran realizar ningún valor añadido.

Un escenario que sorprende, un escenario contradditorio especialmente en relación de las relevantes inversiones en las infraestructuras y por la calidad realzada en el área de proceso

Solicitudes emergieron de las visitas

En el curso delll’audiotoria ha emergido una serie de problemáticos ayuntamientos que merece la pena reconducir.

Problemáticas estructural

Agua, Logística, Seguridad, Burocracia, Energía.

Son los ineficientes que principalmente las empresas han evidenciado cuál límite estructural al desarrollo.

Factores que implican mayores costes “externos” en general y un empleo de recursos humanos y materiales para presidiar actividad que no son conectadas directamente a la vida de la empresa.

Problemáticas de mercado

Cada individual visita ha evidenciado un concrreto interés a la penetración de los segmentos de mercado a mayor valor añadido.

Casi el entero tiempo de cada visita ha sido dedicado a este argumento. Hasta la degustación de algunos productos le dedicada al consumidor final, predispuesto al momento.

El tema concreto más sensible ha sido como hacer a con cuál modalidad, con cuál producidos con cuál técnicas afrontar el mercado europeo y sobre tudo  como entrar dentro de la gran cadena de compras.

Recomendaciones y sugerencias

El encuentro directo con las empresas ha hecho emerger  de manera predominante el gran interés y la necesidad de las empresas a obrar una vuelta sustancial hacia los mercados más pagadores para poder sacar un sustancial valor añadido de la actividad comercial, pero también para diferenciar la tipología de clientela y por lo tanto el riesgo de empresa siempre presente cuando sólo se dirige a pocos mercados, a pocos clientes y a pocos canales de distribución.

Una problemática que las empresas no logran solucionar porque la implementación de un área mercadotecnia en una empresa tradicional implica costes, decisiones, soportes y estímulos externos, que las empresas a veces también queriendo no saben cómo afrontar.

Es evidente por lo tanto la necesidad, de parte de los órganos públicos del sector, de encaminar iniciativas a soporte de esta exigencia para dirigir el desarrollo del sector hacia ámbitos más pagadores y tranquilizadores.

Consecuentemente no es difícil comprender que el soporte publico tiene que predominantemente ser contemplado a la consolidación de la cultura de empresa en la implementación del área estratégica y por lo tanto de la mercadotecnia hacia es decir aquellos ámbitos dónde hemos hallado mayor fragilidad en cada empresa visitada.

Progetto de desarollo

En este escenario parece oportuno si no indispensable desarrollar una proyecto operativo qué ayudas las empresas a realizar un recorrido de acercamiento hacia las exigencias de los nuevos mercados

un proyecto adecuado de desarrollo tiene que ser

  • incisivo,
  • modular,
  • repetible,

en todas las áreas geográficas del país y en otros sectores similares (agricultura)

La incisividad de la intervención concierne en este caso la modalidad del soporte;  para cambiar radicalmente la cultura de empresa tradicional no basta en efecto la formación genérica, la manera más eficaz para administrar y producir cambios es representado por de formas de intervención ya consolidada como el Coaching Empresarial, y es decir el soporte a las decisiones estratégicas obradas directamente por manager/tutor por “acercamiento” dentro de la empresa.

Acciones de implementar

Acción Interior

La implementación de tal acción en el sector pesca Peruano tiene que ser administrado por un equipo directivo exteriorizo con experiencia específica en el área mercadotecnia y estratégica del sector pesca.

Tales manager además de ayudar las empresas a definir los individuales objetivos de mercado deberían elaborar junto al equipo interior empresarial una estrategia adecuada a la individual empresa y conducirlos hasta el start up de cada individual acción de desarollo.

El método del Coaching se cree el más oportuno porque además de producir inmediatos resultados operativos, traslada a todo el equipo empresarial el know how necesario para devolverlo en el mediano período independiente y autónomo.

Promoción de la iniciativa

La acción de que sobre tiene que ser conjuntamente necesariamente aprobado y organizado das estructuras públicas y asociativas presentes en el territorio a las empresas que quieren participar en el proyecto deberá respaldar parte de los costes.

Acercar las empresas peruanas a los mercados a mayor valor añadido

Las acciones tradicionales de promoción: encuentros comercial, acuerdos, participación a ferias etc soy los elementos básicos y el software por la penetración de los mercados; una calle maestra dónde las empresas encuentran las oportunidades comerciales.

Una oportunidad determinante por las empresas que tienen ya a su entero el management y los productos para presidiar los nuevos mercados. En este ámbito el Peru ha hecho y está haciendo un trabajo inteligente y eficaz.

Pero por las cosas dichas muchas empresas del sector pesca non tienen los instrumentos para aprovechar de “la calle maestra” en términos innovativos y de mercadotecnia y también cuando las empresas estuvieran capaz de realizar gamas de producto a valor agregado, su trabajo sería frustrado, por escaso conocimiento de la logística de los individuales países o por la imposibilidad de asiduamente ser presentes (querremos decir físicamente presentes)  en los mercados mas actractivos.

Acción externa

El presidio de tal exigencia puede ser solucionado por la implementación in Europa de un Equipo Operativo Commercial. O sea de una estructura operativa dinámica, vocata a la mercadotecnia, una estructura adecuada a desarrollar las siguientes funciones:

  • Búsquedas del mercado,
  • Encuentros, con frecuencia mensual, con los responsables de compra de las grandes cadenas de venta europeas
  • Presentación de los productos de las empresas associadas, directamente a las cadenas
  • Desarrollar acontecimientos dinámicos de mercadotecnia
  • Respaldo a la logística
  • Otros servicios de mercadotecnia

Promoción de la iniciativa

También en este caso, tiene que ser encaminada y promovida por entes públicos, con la participación onerosa de las empresas associadas que necesitan este servicio.

Las recomendaciones de que sobre se creen no solo útiles pero también necesarias para garantizar un apoyo eficaz para ingresar con éxito al mercado europeo a mayor valor añadido y mantenerse en este de manera sostenible.

Dott. Salvatore Bulgarella

      Experto en estrategia empresarial 

PS

Tal como concordado con CCL, el experto se empeña a predisponer un Manual de Mercadotecnia Operativo por las empresas del sector pesca Peruane

Progetto Turistico Brasile

Stato del Parà, Anexos e indagine Situazionale, parte del progetto strategico di sviluppo turistico atuato da Salvatore Bulgarella

Il progetto Voluto dal Ministero del Turismo ha l’obbiettivo di strutturare la regione turistica di Baixo Tapajós, situata nel Pará.

La proposta è di realizzare azioni per attrarre investimenti, partenariati e concessioni al settore privato, per alcune delle attrazioni del percorso; per promuovere il turismo locale ed essere la porta del turismo in Amazzonia.

Oltre ad Alter do Chão, il territorio presenta altre attrattive, come la Foresta Incantata, Belterra – che si appresta a ricevere il primo Museo della Scienza Amazzonica (MuCA) – e Vila Americana, uno dei punti più importanti per il turismo in esperienza in Brasile.

IL progetto si compone di una Indagine statistica, Una analisi Situazionale, La stesura delle strategie, Il Progetto di Marketing

Resultados

A pesquisa cobriu 375 entrevistados, sendo 80% de brasileiros e 20% de estrangeiros. Entre os estrangeiros, cerca de 40% eram norte-americanos.

Entre os entrevistados havia 180 mulheres e 195 homens. Tal distribuição é coerente com o turismo de lazer, onde há um relativo equilíbrio entre os sexos.

Tabela 55 – Faixa Etária dos Turistas

Faixa Etária% do Total
17-2415,2
24-3127,7
31-3817.9
38-459,3
45-5211,2
52-598,3
59-665,9
66-732,4
+ de 730,5
Não Informada1,6
Total100

Fonte: Pesquisa THR

Apesar do perfil jovem do turista paraense, seu nível de escolaridade é bastante elevado. Com curso superior completo ou em andamento são quase 80% dos turistas.

Gráfico 23 – Grau de Escolaridade dos Turistas

O motivo predominante das viagens no período da pesquisa foi o lazer. Cabe lembrar que a pesquisa não abrangeu os turistas de negócios. Por outro lado o período de julho, mês de alta estação turística do Pará, faz com que naturalmente o motivo lazer se acentue.

Esta intenção da pesquisa fez com que o percentual de turistas viajando por motivo de participação de eventos ficasse mais reduzido do que é na realidade. No entanto, mesmo com estas ressalvas é evidente que o turismo de eventos é ainda incipiente no Estado.

Tabela 56 – Motivo da Viagem dos Turistas

Motivo% do Total
Lazer94,9
Eventos3,7
Outros1,4
Total100

Fonte: Pesquisa THR

Nota: Os turistas de negócios foram excluídos da pesquisa

O motivo da viagem pode ser mais detalhado através das respostas dos entrevistados quanto aos fatores que o influenciaram a escolher visitar o Pará.

A principal razão da escolha pelo Pará é a visita a amigos e parentes; parte deste público viaja motivado por esta razão, independente do local onde se encontra seu parente. Outra parcela, no entanto, indica o motivo da viagem como sendo visita a amigos e parentes quando na verdade sua principal motivação é conhecer novos destinos. Significa dizer que o turista escolhe um local para conhecer aproveitando a possibilidade de visitar amigos e parentes. Assim os outros fatores devem ter um peso maior do que o apresentado na tabela acima. Esses outros fatores estão relacionados com a atração que a natureza da Amazônia exerce e a atração que o conhecimento de novos destinos provoca. São fatores importantes para escolha do Pará a busca de culturas diferenciadas, a procura por praias marítimas e a possibilidade do descanso/lazer.

Entre outros motivos citados, encontram-se viagem para intercâmbio cultural, encontros religiosos, outros tipos de eventos, prática esportiva, qualidade da hospitalidade do povo paraense, clima quente da região e até mesmo preços mais baixos.

Quanto ao tipo de acompanhamento observado na demanda turística paraense, há um predomínio de turistas acompanhados ou em grupos, em função da pesquisa se concentrar no motivo lazer. Evidentemente o turismo de negócios, que não foi abrangido no levantamento, tem  um número maior de turistas individuais.

A permanência média é de 9,43 dias. Evidentemente, se fosse computado o turismo de negócios esta permanência média tenderia a diminuir. De qualquer forma uma permanência com esta duração média pressupõe a possibilidade de roteiros turísticos com mais de um destino.

Meio de Hospedagem% do Total
Hotel54,1
Casa de Amigos / Parentes41,4
Pousada3,7
Outros0,7
Total100

Nota-se que existe uma elevada porcentagem de turistas que buscam casa de amigos e parentes para se hospedar no Pará. No entanto, esta porcentagem é bem inferior a outras destinações turísticas brasileiras, onde a procura pelos meios de hospedagem comerciais é sempre inferior a 30

Em relação ao gasto médio dos turistas, observa-se que o mesmo se mostra elevado em relação à média brasileira. Isto se deve, principalmente, pelo custo do transporte, que é encarecido pelas grandes distâncias a serem percorridas, tanto dos mercados emissores para o estado, quanto dentro do Pará. O gasto médio dos turistas no Pará é de R$1.412,89, não incluído aí o gasto com passagens aéreas. Considerando-se a permanência média indicada acima, o gasto médio diário é de R$150,00 por pessoa. A nível nacional este gasto está condizente com a média nacional para os turistas domésticos. Se comparado com o turismo internacional, este gasto médio está abaixo do observado na região. O gasto médio diário do turista internacional em Manaus, por exemplo, é de US$135,00, que corresponderia na época da pesquisa a cerca de R$250,00.

Os gastos dos turistas se distribuem por vários itens. Os itens mais indicados foram alimentação e passeios.

Tabela 58 – Itens de Gastos dos Turistas

Itens%
Transporte Aéreo66,1
Transporte Local67,2
Hospedagem48,0
Alimentação80,3
Passeios82,7
Compras70,1
Diversões Noturnas41,6
Outras2,1

Fonte: Pesquisa THR             

Nota: Respostas Múltiplas 

Tabela 59 – Nº de Visitas ao Pará

Nº de Vezes% do Total
1ª vez53,6
2a vez22,4
3a vez11,2
4a vez7,5
5a vez2,4
+ de 5 vezes2,9
Total100

Fonte: Pesquisa THR

O grande percentual de turistas visitando o Pará pela primeira vez deve-se ao fato de que  se trata de uma destinação turística nova, desconhecida pela grande maioria dos brasileiros.

Tabela 60 – Forma de Organização da Viagem

Forma de Organização% do Total
Por si mesmo74,6
Agência de Viagens25,4
Total100

Fonte: Pesquisa THR

Observa-se que a grande maioria dos turistas, que visita o Estado do Pará, o faz sem auxílio das agências de viagens. Esta situação se deve inicialmente ao fato de que o turista brasileiro não tem o hábito de  utilizar  agências. Deve-se, também, considerar que não existem muitos pacotes formatados com produtos paraenses nas prateleiras das operadoras turísticas.

Esta situação faz com que o turista que chega ao Estado necessite de uma carga maior de informações, do que se ele viajasse através de um pacote turístico. A ausência destas informações pode fazer com que o turista deixe de visitar muitos atrativos locais.

Tabela 61 – Outros Destinos Visitados Pelos Turistas Estrangeiros do Pará

Principais Destinos%
Manaus – AM14,7
Fortaleza – CE13,8
São Luís – MA11,2
Salvador – BA11,2
Rio de Janeiro – RJ8,6
São Paulo – SP7,8
Recife – PE5,2
Porto Seguro – BA4,3
Brasília – DF4,3
Foz do Iguaçu – DF4,3

Fonte: Pesquisa THR

Nota: Respostas Múltiplas

Os roteiros feitos pelos turistas estrangeiros que visitam Belém, na sua maioria, incluem Manaus e Fortaleza, o que reforça a tese do desenvolvimento de um corredor turístico entre Fortaleza e Belém. Outros destinos, também bastante citados, foram São Luís, Salvador, Rio de Janeiro e São Paulo. No caso de São Paulo há de se considerar que esta cidade exerce o papel de principal portão de entrada das linhas aéreas internacionais.

Os destinos indicados no item “outros” incluem duas cidades fora do Brasil (Buenos Aires e Caiena), e as cidades brasileiras de Parintins e Presidente Figueiredo no Amazonas, Sobral no Ceará, Macapá no Amapá, Belo Horizonte em Minas Gerais, Olinda em Pernambuco, Natal no Rio Grande do Norte, e a região do Pantanal, citada genericamente.

A grande maioria dos turistas entrevistados visitou exclusivamente o Município de Belém. Na tabela anterior o distrito de Mosqueiro, que pertence ao Município de Belém, foi tabulado separadamente, por se tratar de um produto diferenciado.

A pouca citação de visita a outros destinos, demonstra a carência de pacotes turísticos que ofereçam aos visitantes roteiros diversificados. Cabe repetir que as grandes distâncias a serem percorridas no Estado Pará dificultam um pouco estes roteiros, principalmente em termos de custos.

No entanto, a existência de apenas 13% dos turistas visitando a Ilha de Marajó, atrativo de inigualável qualidade, mostra que há uma carência de informações e de pacotes formatados em comercialização.

Tabela 62 – Atividades Realizadas no Pará

Atividades%
Passeio na Cidade34,7
Visita a Estação das Docas26,3
Visita as Praias25,4
Passeio Fluvial9,4
Passeio Noturno2,3
Outros1,8

Fonte: Pesquisa THR                                         Nota: Respostas Múltiplas

Conforme citado na questão anterior, verifica-se que as principais atividades desenvolvidas pelos turistas estão concentradas na área urbana de Belém. Apenas 9% dos turistas afirmaram ter feito passeio fluvial, que, em princípio, seria o principal diferencial do produto paraense. A existência de 25% de turistas indicando que sua atividade principal foi a visita às praias deriva do período da realização da pesquisa (mês de julho). Tradicionalmente este é o período de alta estação nas praias paraenses, pelo menor índice pluviométrico deste mês.

Outra observação refere-se à importância da Estação das Docas como atrativo de Belém. Trata-se de um equipamento recém-inaugurado e já se constitui em um dos principais atrativos da cidade.

Foi perguntado, também aos turistas, o que gostariam de ter realizado no Pará. O objetivo foi o de identificar elementos conhecidos pelos turistas, mas que por algum motivo não puderam ser consumidos em sua viagem. As principais indicações dos turistas são mostradas na tabela a seguir:

Tabela 63  – Principais Atividades que o Turista Gostaria de Ter Realizado no Pará

Itens%
Conhecer a Ilha do Marajó26,2
Visitar Praias13,4
Visitar Museus e Igrejas6,0
Conhecer Santarém5,3
Conhecer Melhor o Pará4,5
Fazer Passeio nos Rios4,3
Fazer Trilhas Ecológicas1,5
Praticar Pesca Esportiva1,3
Outros9,1
Nenhuma Indicação28,5

Fonte: Pesquisa THR                                         Nota: Respostas Múltiplas

O elevado índice de entrevistados sem nenhuma indicação demonstra que os mesmos não dispõem de informações sobre a totalidade do potencial turístico da região. Entre os que fizeram indicações, a liderança absoluta é de Marajó, evidenciando que este elemento é o grande diferencial do Estado do Pará. Nota-se que existe uma diferença entre ter a informação da existência do destino, como é o caso da Ilha do Marajó, e dispor de informações detalhadas, de como chegar, o que fazer, aonde ficar, quanto pagar, etc.

A principal dificuldade para os turistas realizarem esses elementos, indicados na tabela anterior, foi a alegação de falta de tempo.

Tabela 64 – Motivo da Não Realização das Atividades

Motivos% do Total
Falta de Tempo68,4
Falta de Programação17,1
Distancias Muito Elevadas3,5
Estabelecimento Não Estava Aberto3,5
Falta de Informação3,1
Falta de Dinheiro3,1
Falta de Segurança1,3
Total100

Fonte: Pesquisa THR

Conforme se observa o item falta de tempo, acoplado a distâncias muito elevadas, significa mais de 70% das respostas dos entrevistados; significa dizer que o Pará possui dimensões muito grandes, e dificilmente poderá oferecer em um só pacote todas as alternativas de produtos que dispõe. Será necessário criar vários roteiros segmentados tanto regionalmente, quanto por tipo de produtos (por exemplo: pesca esportiva, trilhas ecológicas, praias, etc). O turista que visita o Pará tem maior necessidade de informações sobre os atrativos turísticos, do que em relação aos serviços turísticos.

Observa-se que o turista antes de viajar ao Pará buscou mais intensamente informações sobre os atrativos culturais e naturais do estado. Este é um indicador de que a promoção institucional do Estado do Pará é ainda muito incipiente.

Tabela 65 – Tipo de Informações Solicitadas sobre o Pará

Tipo de Informação% do Total
Aspectos Culturais38,2
Aspectos Naturais33,4
Meios de Hospedagem11,5
Meios de Transportes11,3
Outras Informações1,0
Nenhuma Informação4,6
Total100

Fonte: Pesquisa THR

A busca da informação sobre o Pará é feita em vários veículos.

Tabela 66 – Locais de Procura de Informações sobre o Pará

Veículos%
Agência de Viagem22,9
Folhetos13,3
Amigos65,9
Jornais8,5
Internet23,7
Televisão7,7
Revista18,7
Guia12,0
Outros4,5

Fonte: Pesquisa THR                                             Nota: Respostas Múltiplas

Observa-se que a principal fonte de informações dos turistas é “amigos e parentes”. Esta situação tanto pode apontar para a constatação que os outros meios de comunicação são insuficientes, quanto pode apontar para a qualidade do produto turístico paraense que faz com que o mesmo seja indicado aos amigos e parentes. O Pará poderá medir melhor a eficácia desta propaganda  “boca a boca”.

As citações no item outros foram: livro, universidade, companhia aérea e PARATUR.

O turista do Pará mostra um elevado grau de aprovação do produto turístico local, conforme pode ser observado na tabela a seguir.

Os restaurantes se constituem em outro item com elevado grau de aprovação (91% de “bom” e de “muito bom”).

No outro extremo encontram-se a sinalização turística, a informação turística e a infra-estrutura urbana com respectivamente 10%, 11% e 12% de avaliações entre “muito ruim” e “ruim”.

Tabela 67 – Aspectos que mais Agradaram no Pará

Aspectos% do Total
Aspectos Culturais24,7
Aspectos Naturais24,3
Hospitalidade17,3
Estação das Docas11,5
Aeroporto11,5
Tudo5,2
Comida Regional3,8
Outros1,7
Total100

Fonte: Pesquisa THR                            

Esta avaliação coincide com os resultados relativos à questão formulada aos turistas quanto a identificação dos aspectos que mais lhe agradaram.

Nota-se que dois investimentos feitos recentemente pelo Governo receberam citação individualizada quanto ao agrado dos turistas.

Observa-se que o aspecto menos agradável aos turistas refere-se à questão da limpeza pública e ao saneamento.

Tabela 68 – Aspectos que menos Agradaram ao Turista em Belém (%)

Aspectos% do Total
Limpeza/Saneamento38,0
Infraestrutura14,0
Segurança12,0
Preservação do Patrimônio Cultural10,0
Trânsito e Transporte Coletivo8,0
Pobreza4,0
Preços Altos4,0
Outros1,7
Total100

Fonte: Pesquisa THR                            

Foi feita uma pergunta aberta aos turistas para que indicassem as principais reclamações quanto ao produto turístico paraense. As principais observações podem ser avaliadas na tabela a seguir.

Salvatore Bulgarella

Executive Manager

Guggenheim Museum N. York