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Mozambico Paradiso

Mozambico in Africa Meridionale, la cui estesa costa sull’Oceano Indiano è caratterizzata da popolari spiagge, come quella di Tofo, e da parchi marini in mare aperto. Dell’arcipelago Quirimbas, un gruppo di isole coralline che si estendono per 250 km, fa parte Ibo: Più a sud, nell’arcipelago Bazaruto si trovano meravigliose barriere coralline

La capitale è Maputo. Il Mozambico è un’ex-colonia portoghese, indipendente dal 1975. E’ una democrazia pluripartitica dall’emanazione della nuova costituzione del 1990. L’attuale Costituzione del Mozambico è del 21 dicembre 2004.

Maputo

Ho visitato il Mozambico dal 2005 prima come turista e poi per lavoro, quale Manager di organizzazioni Multi ed Up nazionali collaborando con il governo locale e con gli organismi amministrativi nazionali.

Una esperienza molto speciale, perché avvenuta appena dopo la riconciliazione e quindi con il paese ancora in fermento e con una atmosfera ancora violenta e pericolosa specialmente per gli occidentali.

Tuttavia I Mozambicani godono di una carattere nativo e gioviale e sempre disponibili, ed anche molto protettivi, pertanto passati i primi momenti di tensione, la mia permanenza a Maputo è stata sempre molto serena

ricca di esperienze lavorative e di risultati conseguiti. Un luogo dove ho dato molto ma dove ho ricevuto moltissimo: in primis rapporti amichevoli che ancora dopo molto tempo si mantengono vivissimi, ma dove ho anche appreso modelli di vita dove il rispetto per l’uomo e per la natura assumono dei valori peculiari.

Note di viaggio per capire il Paradiso Mozambico

1) Mozambico Wedding

2) Inside Mozambico

3) Si l’africa è un Continente diverso

4) Maputo Mozambico Ultimi Paradisi

5) Safari Park Zimbawe

Messico Seafood

Ministério da Agricultura e Pecuária

L’ecosistema del Golfo del Messico si estende dalla penisola dello Yucatan allo stretto della Florida. La pesca commerciale nel Golfo contribuisce con milioni di dollari all’economia di questo ecosistema. I suoi fondali marini producono anche più della metà della fornitura interna statunitense di petrolio e gas naturale. Gestire con successo la pesca marina nell’oceano affollato di oggi richiede la comprensione dell’intero ecosistema. 

Nell’ambito di questa premessa abbiamo sviluppato un progetto di sviluppo e di promozione di alcune referenze marittime specialmente catturate nell’areale di Mazatlan.

Che qualora interessati siamo disponibili a fornire gratuitamente per studi e ricerche.

Salvatore Bulgarela

A Prefeitura de São Sebastião, por meio da Secretaria do Meio Ambiente (SEMAM), Departamento de Pesca, Agricultura e Abastecimento e Secretaria de Turismo (SETUR) apoia o projeto ‘Nossa Pesca: conhecer a origem para valorizar o pescado artesanal’.

O projeto é desenvolvido pelo Instituto de Estudos e Empreendedorismo Socioambiental (IESA), em parceria com a Paiche Consultoria e Treinamento e conta também, com o apoio do Instituto de Pesca e APA Marinha Litoral Norte.

O objetivo é gerar incentivos e valorização de mercado para pescadores e pescadoras artesanais que desenvolvem suas atividades de forma transparente e sustentável, através de ferramentas de rastreabilidade, como a instalação de uma câmera na embarcação para registro da pescaria e a utilização de um aplicativo (App).

Na primeira fase do projeto piloto estão previstos cinco pescadores artesanais do Litoral Norte. Três deles estão em São Sebastião na Costa Sul e utilizam, principalmente, o cerco flutuante, considerada uma arte de pesca sustentável.

Os restaurantes participantes poderão comprar o pescado e terão informações de origem – em que região foi pescado, por quem e quando, além de um pequeno vídeo do momento da pesca. Assim, escaneando um QR Code, os clientes podem acessar todas essas informações ao pedir o prato no restaurante.

O primeiro pescador a aderir e instalar a tecnologia foi Márcio Silvestre da Praia Toque-Toque-Pequeno. Trata-se da primeira embarcação de pesca artesanal a adotar esta tecnologia no Brasil.

A tecnologia foi desenvolvida pela empresa Shellcatch e é utilizada em diversos países como Chile, México, Estados Unidos, Tailândia, Peru, Equador, Belize, Turquia, Costa Rica, Paquistão e Noruega, em iniciativas públicas, privadas e realizadas por organizações do terceiro setor.

Já aderiram ao projeto os pescadores do rancho de Maresias, Jhonatan, Nunes e Rafael, e o pescador Valmir (Cabelo), que estão em fase de instalação das câmeras nas embarcações. Os restaurantes participantes são Pimenta de Cheiro, Taioba, Restaurante Toque Toque do Mar e Terral.

Assim que a coordenadora do projeto, Helena Gonçalves procurou o Departamento de Pesca da Prefeitura de São Sebastião, encontrou total apoio e incentivo ao projeto. “É uma valorização da pesca artesanal. Exatamente o que o turista busca ao vir para o Litoral Norte. Comer peixe da época, fresco e pescado no município”, afirmou Simone Monteiro, diretora do Departamento de Pesca, Agricultura e Abastecimento da Secretaria do Meio Ambiente, Prefeitura de São Sebastião.

QUALITA’ Ittici Intervista

Il Progetto Pesce Dimenticato Vuole cogliere L’obiettivo di Valorizzare Alcune Specie ittiche del mediterraneo, che per motivi commerciali non hanno mercato e che spesso vengono ributtati in mare

Il progetto è stato Pensato Redatto e relizzato da Salvatore Bulgarella su Ccommissione del Commissiario Europeo della pesca

Salvatore Bulgarella, Assessore Regionale Lo Monte

DISCIPLINARE MARCHIO DI QUALITÀ

Il settore dei prodotti della pesca e dell’acquicoltura, sono stati i questi ultimi anni investisti fortemente dal fenomeno della globalizzazione dei mercati, il quale ha imposto nuove regole, tra le quali quella di garantire i requisiti minimi di qualità internazionalmente riconosciuti. Quindi la valorizzazione dei prodotti attraverso la qualità riconoscibile, costituisce la chiave di volta per dare una concreta risposta alle nuove esigenze del mercato.

In generale, la qualità di un prodotto dipende da un insieme di caratteristiche che devono essere in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori.

La qualità, quindi, diviene un concetto molto sfumato e spesso soggettivo, all’interno del quale rientrano diversi aspetti, che possono essere legati o al servizio associato al prodotto (igiene, imballaggio, trasporto, distribuzione) oppure al prodotto in quanto tale (specie, taglia, caratteristiche organolettiche e nutrizionali).

Allo stesso modo, con valorizzazione del prodotto può intendersi un termine generico costituito da diversi elementi (promozione, qualità di prodotto, qualità di processo, qualità di sistema aziendale), il cui scopo è di dare giuste e rassicuranti informazioni al consumatore sulla natura del prodotto.

Nell’intero processo produttivo assume, allora, notevole importanza il consumatore, che è il punto finale verso il quale far confluire le informazioni che accompagnano il singolo prodotto.

Tale passaggio diviene strategico in un concetto generale di marketing, poiché non sempre vi è una cultura sviluppata attorno ai prodotti della pesca e dell’acquicoltura, che permetta di avere il giusto tornaconto agli investimenti effettuati per valorizzare i prodotti.
Una mancanza di conoscenze da parte dei consumatori potrebbe portare a vanificare gli sforzi e le energie di azioni a loro rivolte. Una buona campagna di informazione, in cui si evidenzino le qualità nutrizionali e i servizi presenti dietro un prodotto, è sicuramente una tappa importante per una corretta valorizzazione.

Partendo da tali considerazioni, la committente ha definito un progetto qualità della produzione ittica del territorio, sviluppandolo attraverso differenti direttive, tutte mirate a rendere riconoscibile e ad evidenziare le qualità organolettiche delle produzioni ittiche suddette.

Obiettivo del presente lavoro è quello di identificare delle percorrenze oggettive utili per istituire nel comprensorio un percorso di qualità, riconoscibile attraverso un disciplinare ad hoc.

Composizione chimica e valore alimentare dei prodotti ittici:

Il pesce costituisce una pregevole fonte di proteine animali che presentano alcune caratteristiche peculiari rispetto a quelle degli animali terrestri. Infatti, le proteine sarcoplasmatiche del pesce, che costituiscono il 20-22% della composizione totale, hanno una basso peso molecolare, sono più ricche di i amminoacidi e di arginina e sono pertanto nettamente basiche. Esse sono in genere più stabili delle proteine delle miofibrille, resistendo al freddo ed alla deidratazione.

La proteine del muscolo, di peso molecolare  nettamente  maggiore rispetto alle altre, sono piuttosto labili e vengono danneggiate durante la conservazione ed i vari trattamenti tecnologici. Le proteine insolubili del tessuto connettivo sono in quantità inferiore rispetto alle altri carni e da ciò deriva la morbidezza di tutte le parti del pesce.

Il costituente principale della carne del pesce rappresentato dall’acqua, che può variare da circa il 60% a circa 84%, cono una media del 74%. Il diverso contenuto di acqua dipende dalla specie e generalmente è inversamente proporzionale alla quantità di lipidi contenuti. Atro costituente che assume una rilevanza particolare è rappresentato dalle sostanze proteiche la cui percentuale può variare da un minimo del 15% ad una massimo del 27%, con una medi complessiva del 20%. Il contenuto di lipidi è molto variabile e varia in percentuale da un minimo del 1% ad un massimo del 27% in rapporto a diversi fattori ( specie, stato sessuale, habitat, alimentazione, stagione, etc.). L’influenza della stagione è un fattore importantissimo; ad esempio il contenuto in grassi nelle acciughe è maggiore in inverno mentre nelle sarde in estate.

Altro fattore importante è rappresentato dalla specie, infatti, i base al contenuto di lipidi si distinguono pesci “magri”, con un contenuto di grassi che va dall’1% al 3% ( come l’orata, la sogliola, il rombo, il palombo, la spigola, il merluzzo etc.), pesci “semigrassi” (come il dentice, il pescespada, il tonno, la triglia etc),

LA SALUBRITÀ DEI PRODOTTI DEL MARE  È CONNATURATA ESSENZIALMENTE ALLA RICHEZZA  DI :

I grassi omega-3

I grassi omega-3 possono essere infatti trasformati nel nostro organismo in sostanze che esercitano un’azione antiaggregante piastrinica o in un componente molto importante dei lipidi del cervello e che svolge un ruolo fondamentale nella trasmissione dell’impulso nervoso. Entrambe queste sostanze hanno potenzialità antitrombotiche molto elevate. Gli acidi grassi omega-3 riducono inoltre i livelli del colesterolo totale e migliorano la funzionalità cardiovascolare.

Gli effetti protettivi nei confronti delle malattie cardiovascolari, si manifestano già con l’assunzione di 100 grammi di pesce al giorno per un periodo di sei settimane.Ma se si consuma pesce con regolarità, tre o quattro volte a settimana, si fornisce al nostro organismo una quantità sufficiente di grassi omega-3 per esercitare l’azione preventiva nei confronti delle patologie cardiovascolari.

Gli omega-3 presenti nei prodotti della pesca derivano da un precursore, l’acido alfa linoleico contenuto nelle alghe e nel fitoplancton che i pesci assumono nutrendosi. Le alghe producono omega-3 per proteggersi dall’eccessivo freddo, una sorta di antigelo, quindi si trovano in concentrazioni maggiori nei pesci che vivono nelle acque fredde. Solitamente le temperature in cui vivono le alghe d’acqua dolce sono maggiori quindi non è necessaria un’elevata produzione di questi grassi ed è minore di conseguenza la concentrazione nei pesci d’acqua dolce come le trote. Generalmente è inferiore anche la concentrazione di questi grassi nei pesci d’allevamento, soprattutto in quelli allevati in vasca. 

Le proteine del pesce

Il pesce è comunque un ottimo alimento per tutti non solo per il suo basso contenuto in colesterolo, ma perché contiene proteine di elevata qualità, in quanto ricche di aminoacidi essenziali (ad es. lisina, metionina, triptofano), e una carne caratterizzata da fibre muscolari corte molto adatta anche all’alimentazione dei soggetti convalescenti che richiedono cibi nutrienti, di agevole masticazione e di facile digeribilità.

I pesci vivono in un ambiente dove sono pressoché privi di gravità, di conseguenza i loro muscoli si sono sviluppati in un modo differente rispetto agli animali terrestri e la maggior parte presentano una colorazione bianca.Questo non accade in tutte le specie ittiche, per esempio i pesci spada o le balene, che essendo privati di ossigeno per lunghi periodi durante le immersioni e si muopvendosi continuamente, hanno muscoli scuri, perché presentano una concentrazione di mioglobina maggiore. Le fibre muscolari di tutti i pesci hanno un contenuto di tessuto connettivo e collagene minore rispetto a quelle degli animali terrestri, per questo hanno una carne più tenera, molto adatta all’alimentazione dei bambini e degli anziani.

I sali minerali contenuti nel pesce

Il pesce può essere una validissima alternativa alla carne anche per il contenuto in ferro oltre che naturalmente per le proteine. A parità di peso una fettina di costa di manzo contiene meno della metà di ferro rispetto alla carne delle alici, uno dei pesci tra l’altro più economici sul mercato, costando circa un terzo rispetto a una bistecca. Il pesce infine è anche “più leggero” rispetto alla carne, perché a parità di peso contiene meno grassi.

Il pescato costituisce un’ottima fonte di altre sostanze minerali, soprattutto gli esemplari di piccole dimensioni che si mangiano interi. Forniscono un buon apporto di calcio, fosforo (fondamentali durante la crescita), rame e zinco (importanti nella prevenzione dell’infertilità), magnesio (oltre ad essere costituente di molte molecole fondamentali, previene anche le cefalee) e il sodio. Il contenuto di iodio (sostanza che previene il gozzo) e di selenio (svolge un’attività antiossidante) varia a seconda delle specie, ma in genere 150 grammi di forniscono questi due minerali in quantità sufficienti a soddisfare il fabbisogno giornaliero di un adulto. I crostacei e i molluschi sono molto ricchi di sodio e hanno un rapporto calcio/fosforo molto equilibrato.

Le vitamine contenute nel pesce

Il contenuto vitaminico è consistente per le vitamine B1, B2, B12 e PP, ma il pesce è importante e quasi esclusivo vettore di vitamine A e D presenti come tali nel fegato (olio di fegato di merluzzo) e non nella forma di provitamine come negli altri alimenti.

Indice di Massima

  • Introduzione;
  • La valutazione della qualità;
  • Composizione chimica e valore alimentare dei prodotti ittici;
  • Microrganismi nei prodotti ittici;
  • Analisi situazionale dell’area di riferimento;
  • Lo sforzo di pesca nell’area del Comprensorio;
  • Le specie bersagli oggetto di analisi;
  • Direttive di qualità per la commercializzazione dei prodotti ittici
  • Generalità
  • Imballaggi e contenitori         
  • Direttive di qualità per la commercializzazione dei prodotti ittici di qualità provenienti dal Golfo di Patti;
  • Prodotto fresco
  • Manipolazione dei prodotti della pesca negli stabilimenti a terra
  • Prodotto decongelato
  • Modalità per la lavorazione e trasformazione del prodotto ittico
  • Congelazione
  • Surgelazione
  • Salagione
  • Affumicatura
  • Glassatura
  • Prodotti ittici congelati o surgelati
  • Prodotti ittici congelati o surgelati
  • I metodi di confezionamento  più idonei alle produzioni ittiche del Comprensorio di Patti
  • Il ruolo della confezione
  • Tecniche  di confezionamento
  • Schede prodotti ittici
  • Pesci  
  • Crostacei
  • Molluschi
  • Decreti legislativi in materia.
  • Conclusioni.

Mauritania progetto integrale pesca

Sviluppato Per il Governo Mauritano dal Dott. Salvatore Bulgarella

1.    Situazionale
La Repubblica Islamica di Mauritania collocata al sud del Sahara e a nord del Senegal detiene un rilevante patrimonio ittico individuato fra le sue coste marittime che si estendono per + di 720 km sull’atlantico

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In questo sterminato luogo di risorse ittiche hanno pescato negli ultimi 20 anni quasi tutte le maggiori marinerie del mondo; Giapponesi, Coreani, Russi ed Europei, utilizzando accordi di pesca bilaterali; l’UE, quale istituzione, è presente in maniera più strutturale definendo con la Repubblica di Mauritania degli accordi di area per uno sfruttamento “ragionato” delle risorse del paese da parte delle marinerie degli stati membri

Il comparto della pesca si suddivide in due grandi segmenti: la pesca industriale e la pesca artigianale e costiera

1)    La pesca industriale

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La pesca Industriale concentra quasi il 90% (circa 150.000 ton di catture x anno) ripartite fra pesca di fondo (cefalopodi, crostacei, altri pesci) e pesca pelagica (sardinella, mackerel, etc)
La flotta industriale è composta principalmente da barche pelagiche (trawler e super trawler), long line e strascico di fondo quasi tutte di nazionalità straniera; La flotta industriale demersiale è costituita quasi esclusivamente da barche dedicate alla pesca dei cefalopodi e principalmente al polpo ed ai crostacei.

2)    La pesca artigianale

La flotta di pesca cosiddetta artigianale è costituita quasi del tutto da battelli nazionali (comprese piroghe tradizionali a vela) o di paesi confinanti (Senegal) che pescano nelle acque della Repubblica con speciali licenze.
Questo comparto benché attualmente considerato “ secondario” o di sostentamento per le comunità costiere, possiede invece un rilevantissimo potenziale (qualora ben valorizzato), in quanto le specie catturate proprio da queste imbarcazioni costiere appartengono per buona parte alle specie di pregio fortemente richieste dalla domanda internazionale.

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3)    Infrastrutture a terra

I principali porti di sbarco del pescato sono Nouakchott et Nouadhibou. Bisogna dire tuttavia che solo il prodotto della pesca artigianale sbarca in Mauritania, mentre quasi la totalità del pescato industriale va direttamente sui mercati di sbocco internazionali.

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Nouakchott concentra il commercio del fresco mentre Nouadibhou è il principale porto del commercio del congelato

4)    La trasformazione

Malgrado gli sforzi effettuati dagli organi della repubblica, nell’incentivare la trasformazione del pesce, non esiste un vero è proprio comparto industriale; la trasformazione o meglio il condizionamento a freddo è fatto da alcune aziende più o meno efficienti che lavorano stagionalmente con standard ridotti al 30% del potenziale.

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5)    Il mercato

Il mercato interno della Repubblica assorbe una quantità di pescato relativamente piccola.

Cosi quasi la totalità del pescato è destinato alla esportazione di cui circa il 95% del pesce pelagico industriale esportato “direttamente” dagli armatori internazionali.

Per il rimanente pescato, i paesi di sbocco più interessanti sono l’Asia ( Giappone) e Spagna, tramite i magazzini commerciali di Las Palmas.

Pochissima è la quantità trasformata in farina di pesce.

Una azienda di stato – IMROP – ha, l’esclusiva della commercializzazione del pesce sbarcato ed opera sui mercati internazionali quasi in regime di monopolio, applicando una royalty sul venduto

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2.    Ipotesi relativa ad una impresa di pesca in Mauritania

Le considerazioni sintetiche di cui sopra circoscrivono lo scenario dove il “Licencee” intende sviluppare una nuova impresa di pesca che, per quanto intuibile dalle note in ns possesso (fact sheet), sembra volere operare prioritariamente e/o quasi esclusivamente nella attività di pesca e trasformazione dei piccoli pelagici.

Bisogna dire che questo segmento della filiera ittica detiene alcune specificità che ci sembra utile sottolineare prima di tracciare le possibili percorrenze della nuova impresa.

Il progetto completo, potete richiederlo a Dott . Salvatore Bulgarella

ITTICI INNOVAZIONE

Tecnologie e tecniche innovative di processo prodotti ittici

Incarico per la stesura di un progetto di massima relativo all’indagine a livello internazionale per l’individuazione di tecnologie e tecniche innovative relative ai prodotti ittici

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 L’innovazione tecnologica diviene una priorità non più rinviabile per le aziende ittiche e per le imprese che si occupano di trasformazione e lavorazione dei prodotti ittici. Con l’emergenza sanitaria i consumatori sono divenuti sempre più esigenti e garantire un prodotto di qualità è essenziale per potersi differenziare dalla concorrenza dei mercati internazionale. Continue reading ITTICI INNOVAZIONE

Filippine Seafood

Essendo un arcipelago composto da 7.107 isole, le Filippine godono della vastità degli oceani e dei mari che circondano i suoi territori periferici. Basti dire che il paese è veramente benedetto con la sua generosità di risorse naturali che prosperano in questi corpi idrici.

L’industria della pesca ha fornito lavoro a circa un milione di filippini o circa il 3% della forza lavoro del paese nel 1998. Essendo ad alta intensità di manodopera, la pesca municipale ha generato il 68% dell’occupazione totale, seguita dall’acquacoltura con il 26% e dalla pesca commerciale, il 6%.

Fra i fattori che influenzano la diminuzione delle risorse alieutiche, la pesca illegale è una delle principali cause della distruzione dei letti dei recinti in molte zone di pesca del paese. Ad esempio, nel febbraio di quest’anno, gli abitanti dei villaggi costieri del Golfo di Lagonoy a Bacacay, Albay, hanno espresso la loro preoccupazione per la massiccia distruzione del santuario del golfo a causa della pesca illegale (Philippine Daily Inquirer – 2 febbraio 1999). Gli enti locali della zona hanno intrapreso alcune azioni. Tuttavia, è stato testato che il governo da solo non può porre fine a tutte queste avversità. Le comunità locali devono svolgere un ruolo attivo nella lotta per eliminare la pesca illegale.

MANILA UNO DEI PIU GRANDI MERCATI ITTICI DEL MONDO

TONGA KINGDOM SEAFOOD PROJECT

Regno di Tonga

Valutazioni e Ipotesi

Progetto Fattibilità,

Progetto Strategico,

B. Plan.

Modulo applicato Per Samoa E Fiji

Scenario Situazionale

Il regno di Tonga, situato nell’emisfero australe (Micronesia), è posizionato nell’area prospiciente le grandi direttrici del turismo internazionale d’Elite (Fiji, Samoa, Cook, Polinesia Francese, Isole Società, Hawai); ha un estensione territoriale di circa 800.000 Kmq, di cui 700.000,  di acque territoriali ricchissime di pesce.

L’arcipelago, fra i più estesi del pacifico, è composto da 170 isole fra grandi ( Apai, Vavau, Tongatapu), medie (Niua, ecc) ed altre ancore piccole ed atolli di natura vulcanica e sedimentazione corallina.

La popolazione 100.000 abitanti circa di provenienza asiatica (popoli del mare) è concentrata prevalentemente a Tongatapu nella capitale Nuku Alofa. Una popolazione antichissima, colonizzatrice delle aree del Sud Pacifico con indole originaria guerriera, che si caratterizza per una composta grande dignità che lascia intravedere nelle relazioni interpersonali e nei rapporti con il potere istituzionale.

Relazioni Internazionali

Il Regno di Tonga intrattiene rapporti commerciali e di amicizia con la GB (di pari dignità); relativamente antica è la cooperazione con la Francia, nel settore agricolo e la ricerca e con tutte gli altri arcipelaghi dell’area polinesiana. Recentemente, anche per via degli accordi sullo sfruttamento della curvatura terrestre, si sono sviluppati i rapporti di relazione con La R. P. Cinese, che ha posizionato diversi satelliti di comunicazione proprio sull’arcipelago. La stessa, per sottolineare l’alto livello dei rapporti, ha aperto a Tonga uno stabilimento consolare ed una ambasciata sul litorale della capitale Nuku Alofa.

Naturalmente i rapporti più intensi (non solo per la vicinanza), Tonga li intrattiene con la NZ che, per il fatto di rappresentare il “ Continente più vicino” ormai da lungo tempo si pone come partner credibile e a volte quasi indispensabile nella cura delle relazioni esterne del regno.

Impatto Sociale

Il regno di Tonga è fra le monarchie più antiche al mondo; retta dalla famiglia Taufa, e dalle famiglie Nobiliari che dai tempi più antichi  hanno governato in regime di Monarchia il Paese.

Il sistema sembra funzionare molto bene. Il paese vive in assoluta assenza di tensioni sociali e benché non “ricco” gode di un generale concreto benessere e di una naturale dignità.

Tale status  si sottolinea nella evidente serenità ( non rassegnazione)  con la quale, anche le popolazioni meno abbienti, conducono la loro quotidianità e la partecipazione all’attività sociale.

Il governo composto da 30 nobili di nomina regia, amministra l’arcipelago con regole molto ferme legate alla tradizione, mostrandosi pur tuttavia estremamente sensibile e flessibile alle esigenze conseguenti, l’innovazione tecnologia, la sanità, l’assistenza sociale etc. Tale atteggiamento di generale saggezza mostrata dai governanti ha procurato nel tempo  un visibile benessere nella popolazione residente, in assenza degli eccessi del consumerismo occidentale.

L’economia si regge sull’agricoltura, pesca, turismo, aiuti internazionali e rimesse degli emigranti.

Il governo supporta la crescita economica in maniera estremamente pragmatica: per esempio nell’agricoltura fornendo i mezzi della produzione e  altri aiuti per favorire l’export dei trasformati.

La popolazione si rappresenta con un indice di alfabetizzazione rilevante, e il monarca  provvede all’istruzione, anche all’estero, degli studenti più meritevoli.

La lingua ufficiale è l’Inglese + il tongano parlato dai residenti più anziani.

La religione professata si muove quasi totalmente nell’area cattolica con una partecipazione praticamente totale. Tenuto conto che la domenica è per legge dedicata all’esercizio dell’attività religiosa.

Il clima è mite temperato , ventilato con una media di 25° tutto l’anno e punte di 29 ° nel periodo estivo Dicembre – Marzo.

Gli uffici sono aperti dalle 9,30 alle 15,30 da lunedì a Verdi (il Venerdì la chiusura è anticipata)

Collegamenti e Logistica.

Tongatapu, isola maggiore, è collegata con il Nord America,  la Micronesia e l’Est asiatico attraverso vettori internazionali ( Air Nz, Delta A. Lines, Quantas, Polinesian Air Lines etc) con voli giornalieri e settimanali.

Esiste una società aerea locale Royal Air Tonga che oltre ai collegamenti Internazionali, collega con macchine di secondo livello le isole minori fornite di piste in terra.

I collegamenti marittimi sono prevalentemente con la NZ attraverso porta containers (frequenza bisettimanali) e all’interno attraverso natanti commerciali adeguati.

Opportunità dell’investimento

Lo scenario qui sopra rappresentato sinteticamente, insieme al potenziale delle risorse  che costituiscono il  ricchissimo paniere  che insiste nel regno, si rappresentano di rilevante interesse per la nostra compagine. Le relazioni amicali e di partnerariato, innescatesi nel tempo fra il nostro gruppo  ed il governo Tongano hanno reso possibile intraprendere un percorso di avvicinamento che dopo una attenta analisi ricognitiva del paese in essere,  ci ha permesso di predisporre le ipotesi di lavoro che costituiscono il presente piano di fattibilità

L’ipotesi si rappresenta concretamente cantierabile nel breve, anche tenuto conto che nel 1999 la dirigenza Tongana, autonomamente, proprio con l’obbiettivo di valorizzare le risorse del paese, ha costituito uno strumento operativo ad Hoc e cioè una società  (Invincibile Corp.) strutturata come un contenitore – cassaforte delle risorse del paese.

Con tale strumento, in linea con le garanzie del diritto internazionale, i dirigenti Tongani si sono mossi per la individuazione di partners  “esterni”, dotati di sufficiente competenza nella organizzazione di mezzi adeguati e di un progetto di sviluppo efficace per la valorizzazione delle opportunità del paese.

Il succedersi degli  incontri e delle riunione operative con il nostro gruppo, ha permesso di verificare non solo la piena rispondenza del nostro Gruppo alle esigenze della compagine Tongana consentito, ma anche la coincidenza di interessi delle parti, fattore indispensabile per la nascita di una intrapresa economica di tale portata.

Strumenti Societari

Lo strumento societario individuato fra le parti  confacente ai comuni interessi è l’istituto della Joint Venture Internazionale.

Tale forma societaria oltre a garantire le parti consente una elevata flessibilità gestionale anche nel medio periodo per attività e aree non prevedibili al presente.

Per il conseguimento degli obbiettivi definito fra le parti, l’apporto delle Parti costituenti la Joint Venture è il seguente

Apporto Tongano ( attraverso Invincibile Corp.)

ApportoFiliera Pesca

  • Compagnia di pesca, iscritta nel regno di Tonga, Nukù, Alofa, di proprietà della famiglia reale. Direttori : Hon Ma’atu figlio del Re di Tonga Principe ereditario),
  • Ogni genere di licenza per la pesca nelle acque territoriali Tongane, senza limiti per ogni tipo di specie, per quanto riguarda il Regno di Tonga,
  • Licenze, di pesca a Fiji, Samoa e Niua in quota secondo il diritto Internazionale,
  • 25 anni di esenzione tasse e per i successivi 10 tassazione al 5% del profitto.
  • Esenzione tassazione su costo del lavoro,
  • Uso libero del porto di Nuku Alofa,
  • Area demaniali nelle Isole Apai e Vavau,
  • Abbattimento del costo del carburante, ( al costo di acquisto),
  • Supporto aereo di cargo Royal Tonga Airlines (di proprietà del Principe),
  • Terreni demaniali ed aree edificabili per le strutture d’impresa  gratuiti, security ed altri generi di facility;
  • utilizzo a titolo gratuito di aree logistiche e magazzini per la lavorazione ed esportazione del pesce.

Tale apporto oggettivamente rilevante si rappresenta preziosissimo per quanto riguarda le quote di prelievo assegnate e per avviare a subito l’esercizio della pesca in regime di rilevante vantaggio competitivo

Infatti mentre conseguentemente alla espoliazione delle risorse le “quote di pescato” per nazione, vengono di anno in anno drasticamente ridotte  e si ricorre a procedure artificiali di ripopolamento (fermo biologico, ecc) per la salvaguardia degli Stock, le acque territoriali Tongane si rappresentano praticamente vergini e come vedremo in dettaglio nel proseguo della presente relazione ricche di specie pregiate.

Si precisa che la quota di prelievo attualmente assegnata dagli organismi internazionali al Regno di Tonga è di 40.000 Tons MT. per ciascuna specie.

La valorizzazione di tale apporto per la filiera ittica è ingentissimo e certamente superiore solo per gli apporti materiali a lire 1000 Mld. Attraverso un calcolo elementare, queste hanno un valore attuale di 800 Mld di lire, prendendo in considerazione solo gli stock relativi a 4 specie:Pesce Spada, Cefalopodi, e Dentici,  valorizzate ad un prezzo di vendita Raw di 5000 x chilogrammo.

Apporto Filiera Agricola

  • 800 ettari di terreno dislocate fra Tongatapu, Vavau ed Apai di altissimo pregio.
  • Utilizzo del centro sperimentale agricolo e forestale
  • Concessioni in stato di monopolio per la coltivazione delle specie agricole pregiate

( Kava, Nonu Vacilla, Alhoa Vera)

  • Diritto di opzione sulle produzioni coltivate privatamente nell’area per le specie di cui sopra

Apporto Filiera Turistica

  • Acquisizione diretta di ogni licenza turistica
  • Concessione a titolo gratuito ventennale di aree e siti turistici allocati nelle isole del regno
  • Licenze per la istituzione di Casino
  • Strutture alberghiere dello stato in concessione ( Date Line)
  • Concessione di linee di navigazione Interne
  • Concessione di scali turistici e commerciali
  • Concessione di sfruttamento di linee turistiche internazionali aeree e di navigazione
  • Duplicazione a Samoa di quanto sopra **

Altro

  • Coltivazione primizie ortaggi con contratti di vendita su Grande Distribuzione Neozelandese ed Australiana Turners end Growner.
  • Sperimentazione Peanuts e successiva coltivazione con contratto di vendita su Compagnia Italiana di trasformazione Exica.
  • Per quanto sopra diritto di duplicazione del progetto a Samoa.

Apporto Global Food & Services

  • Know How
  • Tecnologia
  • Logistica
  • Gestione
  • Marketing
  • Risorse economiche adeguate a sostenere lo sviluppo delle singole filiere secondo i progetti di fattibilità di cui nei paragrafi che seguono

A fronte degli apporti di cui sopra, la J. V. di gestione che denomineremo da  adesso TRIDENT ( Tonga Royal Development)

Sarà formata da:

Invincible e da GFS (GLOBAL FOOD & Services) rappresentate dalle seguenti quote societarie

Invincibile Corp. 40%

GFS                  60%

Il CDA della J. V. sarà così costituito da 7 consiglieri

  • MAATU K. ( principe ereditario del Regno di Tonga)
  • ULLA G. ( Principessa Di Samoa)  Consigliere di Amministrazione
  • KOLOLIANA N. Consigliere di Amministrazione (con deleghe direzionali)
  • 1 Consigliere amministrazione Europeo L.S. (con deleghe direzionali)
  • 1 Consigliere amministrazione Europeo G.S.
  • 1 Consigliere amministrazione Europeo C.D.
  • 1 Amministratore Delegato Europeo Salvatore Bulgarella.

La Nuova compagine sociale  TRIDENT svolgerà l’attività imprenditoriale nell’area

TONGA SAMOA FIJJ  per il perseguimento dei seguenti obbiettivi :

  • Lo sviluppo a breve e medio termine delle risorse Pesca,
  • Lo sviluppo delle risorse Agricoltura
  • Lo sviluppo delle risorse Turismo e Amusement

Strategie e Percorrenze

Il perseguimento degli obbiettivi di cui sopra, implica un rilevante sforzo organizzativo e un ingente impegno di risorse umane e finanziario che sarà a carico di GSD.

Le percorrenze operative sono strategicamente condizionate dalle risorse finanziarie che i partners europei sono in grado di  veicolare sul progetto in questione.

La strategia che consideriamo ottimale per l’approccio ad uno scenario siffatto è certamente quella mirata al presidio globale, già in fase di avviamento, delle filiere in questione.

Questa percorrenza oltre a dare immediata visibilità all’iniziativa in ambito internazionale consente di fruire di sinergie notevolissime innescate dalla dinamica interna delle 3 filiere.

Tale ipotesi che certamente richiede mezzi finanziari  rilevanti, immediatamente disponibili nel breve (cosi come  rappresentate nel prospetto B allegato) non appare al momento praticabile con le sole risorse GFS; indispensabile si rappresenta pertanto l’esigenza di accedere al capital venture internazionali e/o a risorse istituzionali da canalizzare in Trident per  consentire l’esecuzione dell’iniziativa “ adeguata” riguardo:

  • Lo scenario complessivo delle opportunità
  • La tempistica
  • L’ottimizzazione delle sinergie

In tale direzione si sta muovendo la dirigenza GFS promuovendo l’iniziativa verso M. Bank. nazionali ed internazionali ed anche verso le fonti istituzionale comunitaria.

Nelle more è stata formulata una strategia di approccio alternativa (Minima) che sarà utilizzata dalla compagine, fino a quanto non saranno disponibili le risorse richieste come sopra. In concreto l’approccio alternativo si configura in una strategia di “nicchia” mirata ancor più che armonizzare l’insieme delle risorse, a  sviluppare una percorrenza capaci di generare nel brevissimo flussi di ricavi rilevanti  da produzioni e vendite “SPOT”.

I ricavi così realizzati saranno interamente reinvestiti nel sistema con interventi modulari e moltiplicatori  fino a quanto (nel medio sarà possibile) accumulare risorse da dedicare in progressione alle altre filiere.

Una strategia estremamente “disinvolta” dalle configurazioni di antica memoria coloniale non completamente condivisa dalla controparte Tongana che con LA J.V. intende contribuire a creare anche un volano concreto di valorizzazione dell’arcipelago

Premesse Situazionali

Qui di seguito si riportano le percorrenze strategiche ed operative adeguate a presidiare in maniera efficace le attività imprenditoriali che la nostra compagine intende intraprendere in area Tongana

Analisi Situazionale delle Risorse

Al fine di definire l’approccio operativo all’area GFS ha inviato un gruppo di propri manager specialisti nelle singole aree ( pesca, Agricoltura, Turismo) di cui qui di seguito le valutazioni quanti qualitative dell’area.

Risorsa Principale PESCA

Rappresenta la risorsa più immediatamente sfruttabile perché già  Invincible su questa area localizzata 15°e 24 sud, longitudine 173° e 177° Ovest. ha avviato un rilevante engineering finanziario, normativo e funzionale.

L’intento è quello di sfruttare le risorse esistenti nelle acque territoriali attraverso differenti mestieri di pesca e valorizzando la materia prima ed i semilavorati provenienti dall’attività di pesca attraverso azioni di processo e di trading razionali ed innovative

A questa azione, si affiancherà un’azione di formazione della manodopera e i quadri intermedi per disporre e valorizzare le risorse umane locali (il cui costo è relativamente basso) ed introdurle funzionalmente al sistema

In questa incredibile vastità di mare, operano soltanto tre compagnie regolari di pesca, Seastar e Alatini Lady Rose, scarsamente dotate di mezzi e personale; operanti con poca continuità di turnazione. Il limitato esercizio della cattura, anche nel passato, è conseguente alla volontà del Sovrano di non disperdere questo patrimonio attraverso una ragnatela di concessioni scarsamente controllabili dallo stato.

Le loro licenze, risultano limitate per quota di raccolta e per genere di specie, essendo l’intero piano di sviluppo della risorsa ittica sotto forte controllo governativo.

Si aggiungono una decina di altre licenze di pesca, fortemente ridotte nella quote ed appartenenti a piccoli pescatori locali.

Il quadro che ne deriva è quello di un’area di pesca grande quasi quanto il mediterraneo.   Un potenzialità enorme, mai sfruttato, ricco di specie  pregiatissime canalizzabili sui mercati Europei USA ed Asiatici.

Caratteristiche fisiche dell’area di cattura

Tutto l’arcipelago è caratterizzato dal “Trench di Tonga”. Una fossa oceanica, seconda per profondità solamente alla fossa delle Marianne, che si insinua nelle acque territoriali tongane in senso longitudinale, che produce qualsiasi genere di pesce in quantità rilevantissime conseguentemente al “volano di coltura” generato dalla dinamica delle correnti superficiali e di profondità.

Il rimescolio così generato produce una enorme mangianza (zoo –  fito – plancton) determinante per innescare la catena alimentare in mare.

L’arcipelago è peculiare tuttavia anche per la varietà dei sistemi di pesca  applicabili.

A differenza delle aree oceaniche, la continuità fisica delle isole, che disegnano l’area, genera bacini autonomi, con batimetriche accessibili ai sistemi di pesca mediterranei

(strascico) evidenziati da  “banchi” continui che variano in lenta progressione da 50 a 500 metri.

Le referenze di cattura massiva presenti nell’area sono :

Pelagici

Tonno (Bigeye, Yellowfin, Albacore) Pesce Spada ( tutte le specie) Shark,

Bottom Fish

Reef fish, Red Snapper, Alfonsino, Mahi Mahi, Moon Fish

Flat Fish ed altri Pesci di  cattura massiva

Seaworm Cucumber, Hoki, Polpo (Octopus Vulgaris),  Calamaro (Squid, Arrows), Aragosta Cannibale Etc.

Attrezzi di pesca attualmente presenti nell’arcipelago

L’attività della pesca è svolta da sempre nell’area con i mestieri selettivi del Longline

(Palancaro). Anche le imprese attualmente presenti utilizzano esclusivamente tale sistema.

Tale metodo che si confà perfettamente alla pesca oceanica dei grandi pelagici consente, nel caso in questione, di operare con bordate settimanali nelle acque più prossime all’isola maggiore (Tongatapu) su distanze di 40/80 miglia marine. In tal modo le piccole aziende di pesca operanti riescono, con imbarcazioni anche di piccolo tonnellaggio e con armamento medio scadente a conseguire catture di 10/15 ton per bordata. Un risultato economico rilevante, tenuto conto delle risorse impiegate, del basso corso del personale, della prossimità dei banchi di pesca alla logistica che può offrire Tongatapu a supporto della commercializzazione ( aeroporto internazionale, ecc.)

Valore economico del pescato

Anche se le tecniche di pesca impiegate dagli operatori locali non consentono di mirare in maniera peculiare ai target di cattura ottimali, l’osservazione degli sbarchi  operata in loco ha consentito di costruire la presente griglia riferita per comodità di lettura agli standard seguenti.

  • Natante                                     80/ 100 Tons
  • Lunghezza                                 Metri 30/35                     
  • Motorizzazione                           400/550 Cv
  • Equipaggio                                           10/12 membri
  • Attrezzo                                     Longline Nylon 2000 ami
  • Esche                                                  Arrows squid 250 gr. ( scarsa qualità)
  • Attrezzature condizionamento     Refrigerazione

Catture medie riferite ad una Bordata di gg. 7 :         10/15 (tonnellate lorde)

Mix delle Specie

  • Tonno qualità                   20%
  • Tonno seconda                 35 %
  • Bottom Fish                      35%
  • Altro   e Flat Fish              10%

Canali commerciali

Tonno qualità:  Yellow Finn, Big Eye ( Thunnus Albacora, Thunnus Obesus)

Viene Venduto sui mercati Neozelandesi e Giapponesi per tramite di Brokers.

Le carenze in fase di cattura sommate a quelle del condizionamento a terra (in assenza di strutture adeguate) non consentono agli operatori di spuntare i primi prezzi di mercato, che per tali referenze si attestano a medie per anno attorno a 40.000 x chilogrammo al netto dei costi di trasporto. Il prezzo medio spuntato ( osservato si attesta pertanto attorno a 15/ 20 mila lire.

Tonno Seconda

Viene venduto sui mercati locali direttamente dagli armatori e per tramite dei brokers sui mercati “polinesiani” ad un valore medio di 5 mila lire x chilo.

Bottom Fish

Viene venduto sui mercati locali direttamente dagli armatori e per tramite dei brokers sui mercati “polinesiani” ad un valore medio di 5 mila lire per chilogrammo

A tale prezzo viene venduto anche L’alfonsino ed il Dorado (Mahi Mahi) che invece sui mercati Usa spuntano valori superiori alle 18 mila lire x chilo.

Per gli stessi motivi anche il Red Snapper, con cui si fanno praticamente tutti i filetti di cui è affamata la Gdo mondiale, è venduto a prezzi attorno a 6 mila lire x chilo.

CAMARA Commercio LIMA PERU

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Rapporto consulenziale Governo Peruviano; Dipartimenti Piura, Trujillo, Lima

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Marchio Gabbiano Blu


Percorrenze e strategie di utilizzo della marca Gabbiano Blu

La recente acquisizione del Marchio “Gabbiano Blu” da parte di AICP e la cessione in uso dello stesso al Consorzio Cispa, implica una serie di considerazioni di tipo commerciale e regolamentare, che riportiamo succintamente qui di seguito

Produzioni aziendali

Generalità

Nell’ultimo ventennio, il processo di sviluppo della marca ha assunto dimensioni molto rilevanti; al punto che, oggi, il consumatore acquista con estrema perplessità prodotti alimentari privi di segni distintivi. Ai nostri giorni questo fenomeno interessa anche il comparto dei deperibili e deperibilissimi.

L’utilizzo di segni distintivi, per l’impresa produttrice, comporta i seguenti vantaggi:

  • Il nome di marca del venditore offre protezione legale per certe caratteristiche di unicità del prodotto;
  • La marca del venditore dà la possibilità di attirare un fedele e redditizio gruppo di clienti;
  • La marca facilita la segmentazione del mercato;
  • I prodotti che godono di una buona reputazione di marca consentono all’impresa di consolidare e sviluppare la propria immagine complessiva.
  • PER ULTERIORI DETTAGLI SUL PROGETTO COntatta
  • Salvatore Bulgarella salvobl@gmail.com

Manila Seafood Market

Navotas

 The Navotas Fish Port Complex (NFPC), the premier fish center of the Philippines and one of the largest in Asia, is the first major fishing port and fish market complex placed under the jurisdiction, control and supervision of the Philippine Fisheries Development Authority (PFDA). It is a traditional landing place of commercial fishing boats operating in various fishing grounds in the Philippines. The construction of the Port Complex spanned three years from August 1973 to August 1976 through a Php 88 Million loan from the Asean Development Bank (ADB). It supplies fish and other aquatic products to major markets in Metro Manila. 

Salvatore Bulgarella

     

MANILA FISH MARKET

The fish port is a business center with markets, ice plants and cold storage, fish processing facilities, canneries, shipbuilding and ship repair facilities, restaurants, fuel depot, gasoline stations and other facilities necessary for the fishery sector. Thousands of buyers visit the port daily where an estimated 15 commercial fishing vessels call port and unload a total volume of about 300 tons. Overland vehicles from different provinces also bring in additional volume of 50 tons.

It’s a bit of a shame, really, that fish isn’t, in my opinion, adequately showcased and more readily available in local food stores, but maybe that’s a function of cost and people’s food choices more than anything else. I am a market addict, so a trip to the fish market gets my creative juices flowing thinking I can cook this or that, and obviously wanting to buy more than I should

The vendors are an amiable bunch. I don’t go often enough to have sukis, but my crew that do go several times a month have their favorites. Check out this giant lapu-lapu, face curiously stuck in a clear plastic bag. I wouldn’t know how to cook such a large whole fish properly, but it was a sight to behold.

PROGETTO ACQUACULTURA FILIPPINE

MANILA, LUZON, NAGA

In Collaborazione con la Fao abbiamo messo appunto un progetto scientifico ed una strategia di mercato, per supportare lo sviluppo delle produzione dell’acquacultura delle regioni di: Manila, Luzon,

Il progetto Acquacutura FIlippine

Aquaculture in the Philippines was initially dominated by milkfish (Chanos chanos). Today, tilapia, after a slow beginning, is the second most important fish cultured in the Philippines.

Mozambique tilapia (Oreochromis mossambicus) was introduced in the 1950s, but was not well accepted by consumers. During the 1970s, successful commercialization of Nile tilapia (Oreochromis niloticus) started. Consumers have shown much greater acceptance of the Nile tilapia.

In the Philippines, the fisheries sector is an important contributor to employment and income, export earnings, and protein sources for the local populace. Aquaculture production has shown a steady increase since the 1950s.

Tilapia Production in the Philippines (Source: FAO)

Tilapia are found in rivers, ponds, and lakes in the Philippines. Pond farming of tilapia began in the Central Luzon ponds in the 1950s. Advances in culture techniques based on research in the Philippines, along with international help, led to rapid production increases. A low-cost sustainable strain of tilapia, referred to as Genetically Improved Farmed Tilapia (GIFT) help spur production.

Tilapia production from freshwater ponds increased from approximately 14,000 MT (metric tons) in 1985 to 66,000 MT in 2002. In 2013, tilapia culture raised over 270,000 MT in the Philippines.

According to the FAO (Food and Agriculture Organization), most tilapia production in the Philippines comes from freshwater fishponds (53.88 percent) and the remainder from freshwater fish cages (37.85 percent), brackish water fishponds (6.75 percent), freshwater fish pens (1.40 percent), brackish water fish cages (0.06 percent), brackish water fish pens (0.04 percent) and marine fish cages (0.01 percent). The table provides some information on culture systems, location, stocking density, and feeding practices.

Nile Tilapia Super Strains per aiutare le Filippine

La tilapia del Nilo ( Oreochromis niloticus ) è il pesce d’acqua dolce più coltivato nelle Filippine e l’industria della tilapia fornisce un reddito prezioso e una fonte accessibile di proteine ​​animali per la popolazione in crescita, tra cui molti dei 30 milioni di persone che secondo le stime della FAO dipendono dall’agricoltura e dalla pesca per una vita.

Sta per entrare nel suo secondo anno, il progetto intitolato Evaluation of Nile Tilapia Strains for Aquaculture in the Philippines è guidato da WorldFish in collaborazione con il Freshwater Aquaculture Center della Central Luzon State University (FAC-CLSU) e il Bureau of Fisheries and Aquatic Resources – Centro tecnologico nazionale per la pesca d’acqua dolce con finanziamenti del Bureau of Agricultural Research.

PROJECTS PARTICIPATION

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Partecipations Research Projects
Participation in project management is a process that allows sharing some of the control on the project with key stakeholders, especially beneficiaries. By giving beneficiaries the opportunity to participate in the decision-making elements of project management, it helps build a sense of ownership on the outcomes of the project.
Ownership of the project outcomes ensures the support and active involvement of stakeholders. When stakeholders know their voices, opinions and preferences are heard, they know the project is meeting their needs. Participation should not be limited to baseline interviews and occasional communication meetings but should be included in all the project phases; from the design, planning, implementation, monitoring, adaptation and closing/evaluation of the project.
Participation is also a political act in which beneficiaries are empowered to have their voices heard, and that simple fact changes the power relationships between the project and the stakeholders. It is also strategic to the needs of the project, as it increases the impact of the project and increases its sustainability beyond the end of the project. But participation is not cheap, requires the use of resources and time, but the benefits of this investment are recovered by the long term impact.

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