Category Archives: Progetti Umanitari

DIVERSI

COME MASSACRIAMO IL CONGO

Alto Congo confine RWANDA

Le multinazionali Europee Russe, Americane e Cinesi hanno sede in RWANDA. CREANO LE BANDE GUERRIGLIERE NELLE MINIERE a confine del Congo. per il controllo dei loro siti. LE BANDE assumono una sigla terroristica. Requisicono i bambini nei villaggi se si rifiutano ammazzano le madri. ILCOLTAN è ISTANTANEAMENTE radioattivo, I bambini si ammalano in pochi mesi

Transizione Ecologica… Gli stronzi che comprano auto a batteria sono gli stessi che piangono le morti in mare di questi poveri cristi

Coltan Congo

Queste sono le condizioni di estrazione del coltan nella RDC. È così che l’Africa viene derubata alla cieca.

COLTAN CONGO

DELTA DEL NIGER

peggio dei campi di fuoco milioni di ettari di un Paradiso terrestre autentico. LI abbiamo fatti diventare un inferno. Con la popolazione costretta a fuggire a causa di tutte le malattie, dal tumore ai polmoni a tutto quello che si puà immaginare. Dei veri e propri crimini umanitari

Che cosa è l’OPL245

Nigeria – Il caso ENI/OPL 245. La dimensione dell’Affare. La dimensione della presunta tangente. La dimensione dei territori Grande 3 volte la SICILIA. IL PROCESSO PER CORRUZIONE SI COMPLETA CON ASSOLUZIONE AGIP

Lo scorso fine luglio, la Procura della Repubblica di Milano e il governo nigeriano hanno fatto appello alla sentenza di assoluzione con formula piena di tutti gli imputati della vicenda Opl 245 pronunciata dal settimo collegio del tribunale il 17 marzo 2021. Fra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, quindi, si celebrerà un processo d’appello sempre a Milano.

In attesa che anche i procedimenti in Nigeria e in Olanda seguano il loro corso, abbiamo provato a fare un po’ d’ordine sulla complessa vicenda di presunta corruzione che vedeva coinvolti l’Eni, il gigante petrolifero anglo-olandese Shell e loro top manager. Partendo dalla lontana genesi di questa storia, mettiamo in fila i fatti. è l’immenso blocco petrolifero acquisito nel 2011 dalle oil major Eni e Shell, una sorta di Eldorado offshore dell’oro nero.

OPL245 è il più grande blocco petrolifero della Nigeria, situato nel Golfo di Guinea, a 150 chilometri al largo della costa. Consta di due campi petroliferi, Etan e Zabazaba, con riserve stimate e mai provate fino a 9 miliardi di barili di petrolio. Secondo la multinazionale anglo-olandese Shell le riserve accertate e i gas condensati associati ammontano a meno di un miliardo di barili equivalenti, ma l’esplorazione dei due campi non è stata ancora completata.

Una vicenda giudiziaria nata per caso

Subito dopo la firma dell’accordo nell’aprile 2011, il mediatore russo Ednan Agaev si rivolge a un tribunale di New York per richiedere il pagamento di 65 milioni di dollari di commissione dalla Malabu per l’intermediazione svolta. Il giudice lo rimanda alla Corte di Londra, ma la citazione viene pubblicata. Quindi anche il mediatore nigeriano Emeka Obi a Londra fa causa alla Malabu chiedendo ben 215 milioni di dollari, che un giudice congela sul conto fiduciario del governo nigeriano alla JPMorgan di Londra, dove Eni aveva versato 1,1 miliardi di dollari. Dopo due tentativi falliti di spostare i soldi pagati per la licenza in Svizzera e poi in Libano su un conto di una società diversa dalla Malabu, ma collegata al console italiano in Nigeria Gianfranco Falcioni, alla fine 801 milioni di dollari ancora liberi sono trasferiti alla Malabu in Nigeria.

Alla fine del 2012, si svolge la causa tra la Energy Venture Partners  di Obi e la Malabu di Etete e i verbali del processo vengono resi noti. Nel 2013, ReCommon e alcuni suoi partner inglesi presentano un esposto alla Procura di Milano, alla Metropolitan Police di Londra, al dipartimento di Giustizia e alla Security and Exchange Commission negli Usa. Da questi esposti partono varie indagini. Obi vince la causa in via definitiva e sorprendentemente gli vengono assegnati 110 milioni di dollari di commissione, denaro che sposta subito in Svizzera. Nel 2014, la Procura di Milano riesce a sequestrare la rimanenza sul conto di Londra e anche i soldi in Svizzera. Le indagini vanno avanti e l’FBI riesce a tracciare tutti gli spostamenti di denaro in dollari. Nel 2015, le autorità inglesi chiudono il caso, ma in Nigeria cambia il governo e così parte una valida cooperazione con l’Italia sul caso. Sono tracciati tutti gli spostamenti degli 801 milioni di dollari arrivati nel Paese: più di mezzo miliardo era finito alle società dell’imprenditore Aliyu Abubakar, vicino al governo Jonathan. Il resto ad Etete, che si lancia in spese smodate e salda debiti passati. Nel 2015, sempre da un esposto di ReCommon e dei suoi partner, nasce un’inchiesta su Shell e i suoi manager anche in Olanda. Nel febbraio del 2016, un raid congiunto della polizia olandese e della guardia di finanza italiana nella sede centrale della società all’Aja porta al sequestro di numerose prove. Allo stesso tempo il governo nigeriano muove un’azione civile di asset recovery contro la Malabu a Londra e riesce a farsi assegnare gli 85 milioni di dollari sequestrati. Nel 2017 Adoke Bello fa causa contro il nuovo ministro della giustizia per fermare l’indagine penale in Nigeria, che però continua. Nel dicembre del 2017 si materializza il rinvio a giudizio con l’accusa di corruzione internazionale da parte della Procura della Repubblica di Milano. Corruzione internazionale è una tipologia di reato diverso da corruzione “domestica”, in quanto emana dal dettato della Convenzione OCSE contro la corruzione di pubblici ufficiali stranieri, recepito nel nostro codice penale.

Il video è Molto esplicativo

NIGER OPL245

LA GRANDE EROINA ADAMA AFRICA

AFGHANISTAN DOPO LA CIVILIZZAZIONE

Afghanistan

FESTA PRIMAVERA AFRICANA DURA 30 Giorni

FESTA DELLA PRIMAVERA AFRICANA

AFRICA 2043


Un giorno qualcuno lo spieghera

QUALCUNO SA SPIEGARLO^?????

Si L’Africa è un continente diverso

La cultura swahili è la cultura tradizionale dei popoli della costa della Tanzania, del  del Mozambico settentrionale e della maggior parte delle isole dell’Oceano Indiano antistanti a quest’area, da Zanzibar alle Comore, dove si parla la lingua swahili come lingua nativa.

Nell’immaginario collettivo, la cultura swahili è un mistero.

La ragione di questa mancanza di conoscenza risiede nella particolare natura delle genti di questa etnia, arrivate sulle coste orientali dell’Africa dal Medio Oriente (Persia), dall’antica Arabia e dall’estremo Oriente (India e Cina) intorno al primo millennio.

Non è una favola ma Un autentico report che ci deve fare riflettere Molto

Nell’africa meridionale c’è una popolazione nativa che ha una tradizione davvero meravigliosa, quando qualcuno si comporta in modo inadeguato, viene portato nel centro del villaggio e attorniato da tutti.

Per due giorni la gente ricorda a questo individuo tutte le cose buone che ha fatto e lo perdona; ritengono che ognuno di noi viene nel mondo buono e che gli errpri sono un grido d’aiuto . La tribù gli sta vicino e lo aiuta a ritrovare la sua autentica natura e lo perdona.

La tribù gli sta vicino e lo aiuta a ritrovare la sua autentica natura e lo perdona.

L’Oceano Indiano, è stato da sempre il passaggio privilegiato per gli scambi commerciali tra nativi africani e i popoli islamici.

Alcuni tra questi decidevano di trasferirsi nelle ancora incontaminate regioni della costa, l’attuale Kenya, il Mozambico, la Tanzania, oppure negli arcipelaghi antistanti.

L’arcipelago di Lamu e la città di Pate sarebbero diventati, ad esempio, i centri più importanti della cultura Swahili.

una realtà unica ed affascinante l’Isola di Lamu, situata a nord del Kenya, che è riuscita a sfuggire agli sconvolgimenti che hanno caratterizzato il Novecento e per questo ha saputo mantenere intatti stile di vita, cultura ed architettura. i può raggiungere solo con l’uso di barche: qui non sono ammessi altri mezzi di trasporto se non asini e biciclette, ulteriore caratteristica che aiuta a mantenere intatto il fascino antico di un luogo dichiarato non a caso Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.

L’isola, abitata già nel XIV secolo, venne conquistata prima dai navigatori portoghesi, poi dagli arabi, in seguito fu al centro di un vivace scambio commerciale con lOman.

Questo ramo del tronco Bàntu era già il mezzo di una cultura africana e il tesoro di molti canti, proverbi e racconti, quando, durante il primo millennio, la religione dell’Islàm si diffuse pacificamente lungo la costa.

La letteratura swahili è eccezionalmente ricca.

«In realtà, le dinamiche sociali e gli scambi con gli aborigeni sono stati molto più vivaci di quello che finora è stato studiato»,

«Fluidità e permeabilità sono le parole-chiave per comprendere queste società, simbolicamente chiuse ma socialmente aperte».

Ci sono poi una serie di concetti che ricordano il mondo della Roma repubblicana, come quello della uungwana, ossia l’urbanitas delle élite Swahili.

Cede il passo quando può, e non si arrabbia quando l’altro non riconosce la cortesia mostratagli



Belem do Parà luce e nostalgia

Belem do Parà città di frontiera di luce e di nostalgia

In Brasile ci sono molteplici posti incredibilmente belli da visitare, certamente Belem (Parà)  è uno di questi.

Situata al nord del Brasile, prossima all’Amazzonia,  Belem è nota come la Metropolis della Amazzonia o come la  Città del Mango. Agli albori conosciuta come Capitanato di Gran Para, rappresentava la regione più grande del Brasile. Collocata nella parte inferiore del bacino amazonico, alla foce del rio degli Amazzoni,  rappresenta il confine a Nord  Est dell’intero Brasile. Continue reading Belem do Parà luce e nostalgia

Proyecto Colombia Bijaito

Proyecto Bijaito Santo Antero

by Salvatore Bulgarella

Sviluppato insieme alla Fondazione “CLAUDIA MARIA FUNDACIÓN” il progetto è mirato allo sviluppo Turistico, Ittico ed Agricolo di un’area, di proprietà della fondazione, localizzata in uno dei luoghi più belli del Caribe; la Provincia di San Antero. Un progetto di cui siamo molto orgogliosi, perchè oltre ad averci coinvolto per anni, ha permesso ad una vasta area dimessa di acquisire uno sviluppo economico autonomo. Tutte le nuove produzioni sono stato realizzato in armonia con la cultura dei luoghi ed a basso impatto ambientale. L’essenza del Progetto Bijaito è stato ripreso per moduli in altre aree depresse della Colombia e del Sud America

SAN ANTERO

Localización

A causa della propria conformazione la Colombia è sempre stato un paese
chiaramente segnato dai conflitti. A partire dagli atti per l’indipendenza
passando per l’imposizione di sistemi di governo con strutture centrali
alternate a quelle federali nel XIX secolo, dalla contrapposizione dei partiti
conservatore e liberale all’inizio alle diverse correnti di pensiero capitalista
e comunista, tutto ciò è stato un “brodo di coltura” per la nascita di una guerra
fratricida e insensata che ha portato ad oltre sessant’anni di scontro.

Insieme ad un gruppo di intervento privato locale, abbiamo messo a punto un progetto di sviluppo, basato non nell’ssistenza pura e semplice, ma nel supporto allo sviluppo di diverse attività produttive, Dell’AgroTurismo

The-Best-Areas-to-Stay-in-Cartagena-Colombia

El área de interés del proyecto en cuestión está ubicada entre los departamentos de Sucre y Cordoba y los municipios de Tolú y San Antero, circundando el Golfo de Morrosquillo. Tiene una zona costera  de 40 km aproximadamente, con una población que oscila entre 150 a 180 mil habitantes.

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